Credit Access Asia, prima nota come Microventures, ha preparato lo sbarco in Borsa nel 2017 su una piazza internazionale con il collocamento di 40 milioni di euro di bond convertibili, battezzati “Ipo Incentive bond”. Lo scrive oggi MF-Milano FInanza, precisando che a curare l’operazione è stata Banca Esperia, la private bank dei gruppi Mediobanca e Mediolanum, che pure nella primavera 2013 aveva curato un aumento di capitale da 18,5 milioni della società specializzata in microcredito ad artigiani e piccole e medie imprese e in investimenti di equity in piccole aziende indiane e del Sud Est asiatico (scarica qui la nota di Banca Esperia).
Fondata nel 2007 dal presidente e ceo Paolo Bricchetti, l’ex Microventures ha una struttura azionaria diffusa, con circa 140 azionisti, nessuno dei quali possiede una quota azionaria maggiore del 10%. Fra gli azionisti figurano primari investitori istituzionali (fra i quali Mittel, Istituto Atesino di Sviluppo, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Banco di Brescia e Finanziaria di Valle Camonica), mentre i restanti azionisti sono investitori privati.
Gli azionisti esistenti hanno sottoscritto a loro volta circa il 75% dell’Ipo Incentive bond, mentre il resto è stato sottoscritto da 30 nuovi investitori.
Il prestito obbligazionario ha caratteristiche estremamente innovative: il 50% dell’emissione è costituito da un convertendo che si attiverà obbligatoriamente in sede di quotazione, mentre l’altro 50% è costituito da un prestito convertibile tradizionale. I sottoscrittori avranno quali principali benefici una cedola annuale del 6,5% e la possibilità di sottoscrivere le azioni in ipo con uno sconto del 20% sulla quota convertendo del prestito.
In questi anni Microventures ha erogato complessivamente 70 milioni di euro a microbanche in Asia e America Latina. CreditAccess Asia è attiva attraverso società controllate in India, Indonesia e Filippine. Le società del gruppo hanno in totale oltre 2.500 dipendenti e offrono servizi finanziari a più di 650.000 clienti. La possibilità di agire come operatore industriale di un gruppo di società del credito sotto il proprio controllo offre opportunità di significative sinergie operative e di innovazione per migliorare la crescita e i risultati economici. Al 30 giugno 2014 la società disponeva di un patrimonio netto pari a 57,1 milioni di euro e capitale subordinato pari a 8,3 milioni.